lunedì 7 settembre 2009

Un'altra base

Di nuovo il foglio quadrato.
Di nuovo diviso in otto parti, come avevamo fatto l'altra volta.
Stavolta lo tengo aperto davanti a me, sul tavolo. Una volta che le pieghe sono impostate, salta su, si erge dalla suerficie del tavolo perché vuole essere ancora una base a triangolo, ma questa base nasconde un'altra faccia.
Premendo sul vertice della piramide, esattamente all'incrocio delle quattro pieghe, faccio "scattare" la carta, e la base si rivolta come un calzino. Ora vuole essere un rombo doppio, così:
Ecco ottenuta un'altra base fondamentale, la cosiddetta "base preliminare". O anche base della gru. C'è una scorciatoia: se si piegano prima le diagonali, la base preliminare salterà fuori da sola. Se si piegano prima le parallele ai lati, la base triangolare è già pronta.
Già già già. "Base della gru" perché è proprio da qui che si ricava la famosa gru (in giapponese orizuru), simbolo degli origami.
Io credevo che la leggenda dicesse che se ne pieghi mille, si avvera un desiderio. In realtà mi è stato spiegato che piegare mille gru è una forma di preghiera. Preghiera per un malato, per qualcuno in difficoltà, per un buon augurio. E al posto del bigliettino "guarisci presto", si piegano e si regalano mille gru.
Sarebbe un buon metodo per sconfiggere la mia monumentale pigrizia.
Prossimo post, appuntamento con la gru.

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