lunedì 24 agosto 2009

Soffietto e cappuccio

Già dal precedente post, tutto ha preso un sapore come di corso on-line di origami. In realtà non era proprio quello che avevo in mente, ma penso che almeno i primi post saranno su questo tono.

E infatti, anche oggi ho intenzione di analizzare altri tipi di pieghe, prima di buttarmi sui modelli, perché non mi basta piegare la carta. Scrivere e analizzare anche i singoli tipi di piega servirà anche a me per avere una maggiore coscienza di quello che faccio.

Code, becchi, zampe e musi. La maggior parte degli animali è provvista di questi accessori. Il modo più semplice affinché anche i nostri modelli presentino le medesime caratteristiche, è impiegare due tipi di pieghe molto comuni e facili da realizzare: la cosiddetta "piega a soffietto", detta anche "pocket fold", e la "piega a cappuccio", chiamata anche "hood fold". In fin dei conti, però, chiamate le pieghe un po' come volete, l'importante è intendersi.

La piega a soffietto si ottiene spingendo la punta all'interno dei lembi, mentre, viceversa, la piega a cappuccio si realizza al contrario, in modo che il "becco" ottenuto rimanga all'esterno, così:







Piega a soffietto







Piega a cappuccio

Finalmente cominciamo a entrare nel vivo delle pieghe.
Compito a casa: proviamo la sequenza: due pieghe a valle che facciano coincidere i bordi con la diagonale, piega a valle lungo la stessa diagonale (otteniamo così la punta), prima la piega a soffietto (più facile) e poi la piega a cappuccio.
Chiedo venia per i poveri disegni.

2 commenti:

  1. queste spiegazioni sono molto interessanti ,per le principianti come me .Ti auguro una serena notte Variatio
    rosac1

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  2. Grazie, rosac1. Adesso arrivano altri post e si comincia a piegare concretamente, promesso.

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