Voglio aggiungere un altro pezzo del puzzle di questa lunga introduzione: le basi. Un passo per volta, arriveremo anche ai modelli (personalmente non vedo l'ora), però prima ho bisogno di capire da dove arrivano le zampe, le ali, le braccia, le teste, i corpi e tutti quegli elementi che compongono le figure.
Arrivano dalle basi.
Se dovessimo paragonare l'arte dell'origami alla pittura, le pieghe sarebbero i tratti in matita e le basi gli schizzi preparatori, quei pupazzi privi di faccia, con gli arti e il corpo formati dagli ovali per capire la postura.
Comincio dalla base più semplice, la base triangolare (oppure "waterbomb", e non chiedetemi da dove arriva la definizione "bomba d'acqua").
Si prende il nostro foglio quadrato e si fanno quattro pieghe: due a monte, in modo da dividere il quadrato in quattro, e due a valle, lungo le diagonali. Così:
Il risultato è una specie di piramidina con quattro punte:
Da questa base, nel prossimo post ricaveremo la farfalla di Akira Yoshizawa.